Mal di Testa


 

Quasi sempre il comune Mal di Testa è causato da tensioni muscolari che si sviluppano inconsapevolmente in diverse regioni del cranio e pericraniche, singolarmente o in varie combinazioni. Per tale ragione possiamo fare una distinzione tra diversi tipi di mal di testa:

  • Mal di Testa da tensione Cervicale (collo/nuca) 
  • Mal di Testa da Tensione muscolare al collo e trapezio
  • Mal di Testa da tensione ai muscoli delle Tempie
  • Mal di Testa da Tensione ai muscoli della Fronte
  • Mal di Testa da tensione ai muscoli della Mandibola

Quando il mal di testa si accompagna o è preceduto da una tensione muscolare ad una o più delle regioni sopra elencate si parla di Cefalea Tensiva o Cefalea di Tipo Tensivo; a seconda della frequenza dei mal di testa tale cefalea si distingue in sporadica, frequente e cronica.

Questo tipo di mal di testa non deve mai essere sottovalutato, specie se si osserva un aumento della frequenza delle cefalee, ciò che richiede un intervento quanto più precoce, preferibilmente con metodi non-farmcologici come il biofeedback.


Mal di Testa e Tensione Muscolare: rimedi e cure


Il Mal di Testa di origine tensiva può manifestarsi con dolore o senso di tensione localizzato in entrambe o un solo lato del cranio.

A seconda dell'individuo il dolore e/o il senso di tensione possono essere avvertiti, oltre che alla testa, anche nella regione cervicale (collo e/o nuca), nella fronte 8sopra gli occhi, nelle tempie, nella mandibola e a volte possono estendersi sino ai muscoli del trapezio (spalle), della masticazione e della deglutizione.

Quando il dolore del mal di testa si percepisce esteso o "collegato" ad una o più di queste regioni, ciò implica i muscoli di tali regioni sono eccessivamente contratti: tale contrattura, se inavvertitamente prolungata o intensa, produce dolore venendosi a creare un circolo vizioso tale che il dolore muscolare e il dolore alla testa si alimentano a vicenda, prolungando o peggiorando lo stato di malessere.

Il trattamento di questo disturbo può essere sia di tipo farmacologico che non-farmacologico: ad oggi la ricerca scientifica ha dimostrato che i metodi più efficaci e, nel medio-lungo termine, più economici sono quelli non-farmacologici. Fra questi il Biofeedback ha dimostrato una percentuale di successo del 90% nei pazienti trattati con gli opportuni protocolli. Segue una tabella comparativa di tutti i trattamenti, sia farmacologici che naturali, per questo tipo comune di mal di testa tensivo

 

Efficacia su base Scientifica delle Cure farmacologiche e non-farmacologiche 

(per i riferimenti scientifici cliccare qui)

Trattamento

Efficacia dimostrata

Effetto

a lungo termine

Durata 

terapia

Effetti collaterali

Biofeedback

90%

dei pazienti trattati

Dimostrato sino a

15 anni

Unico ciclo di 8-10 sedute

Nessuno

Rilassamento progressivo

37%

dei pazienti trattati

-

Variabile

Nessuno

Gestione dello Stress

37%

dei pazienti trattati

-

Variabile

Nessuno

Antidepressivi triciclici

22-33%

dei pazienti trattati

La cessazione dell’assunzione porta al ritorno alla condizione pre-trattamento

Cicli di 6 mesi

Molteplici

anche gravi

Benzodiazepine 

(ansiolitici)

Moderata e temporanea Nessuno (non è una cura preventiva) Periodi brevi Molteplici Alto rischio di dipendenza e tolleranza

SSRI (antidepressivi)

Inibitori della ricaptazione della serotonina

Effetto non superiore

al placebo

-

-

Molteplici

anche gravi

Antiepilettici

Non efficace o incerta

-

-

Molteplici

anche gravi

Analgesici e antinfiammatori

Moderata e temporanea

Nessuno

Forte rischio di cronicizzazione (rebound headache) con aumento delle cefalee se assunti per più di 2 giorni a settimana

Periodi brevi

Molteplici

anche gravi

Glucocorticoidi 

(cortisonici)

Controverso (può anche peggiorare i sintomi) Nessuno Periodi brevissimi

Molteplici

anche gravi

Agopuntura

Non superiore al placebo o incerta

-

cicli di 10-20 sedute con cadenza semestrale

Fastidio o dolore nei punti di applicazione degli aghi. Infezioni.

Botulino Tipo A

(iniezioni pericraniali)

Non efficace

-

Applicazioni ripetute a distanza di pochi mesi

Molteplici

anche gravi

Manipolazione spinale 

Non efficace o non dimostrato

Movimenti eccessivi o stimolazioni intense possono innescare la cefalea.

-

-

Osteopatia Non efficace o non dimostrato Movimenti improvvisi o stimolazioni intense possono innescare la cefalea. - -
Ginnastica Posturale Non efficace o non dimostrato Sforzi intensi o movimenti eccessivi possono innescare la cefalea. - -
Fitoterapia, Erbe e Integratori Non Efficaci Ad oggi non esistono sostanze naturali o integratori di efficacia dimostrata

Omeopatia

Non efficace - - -

 Nota bene: tutte le informazioni riportate nella tabella comparativa si basano esclusivamente sui dati scientifici emersi dalle ricerche condotte negli ultimi decenni nei rispettivi ambiti.

Per i riferimenti scientifici clicca qui.


Quanto dura il trattamento di Biofeedback per il Mal di Testa?


Solitamente il trattamento di Biofeedback e per la Cefalea di Tipo Tensivo richiede 8-10 sedute in tutto, con cadenza settimanale. La prima seduta, durante la quale si effettua lo Stress Profile (o Profilo Psicofisiologico) ha una durata di 90-120 minuti; le sedute successive durano circa 30 minuti.

Occorre solo un ciclo di sedute e, una volta completato, non occorre ripetere il trattamento.


Quanto costa il trattamento di Biofeedback per il Mal di Testa?


Il costo di una seduta di Biofeedback solitamente si aggira attorno ai 70 euro; il costo della prima seduta è di poco superiore. Le prestazioni di Biofeedback sono detraibili.

Il trattamento di Biofeedback per il Mal di testa di Tipo Tensivo richiede circa 8-10 sedute in tutto senza la necessità di ricorrere ad ulteriori sedute. Questa caratteristica, unita all'efficacia a lungo termine dimostrata, rende il Biofeedback un metodo d'intervento economico.


Il Biofeedback ha effetti collaterali o indesiderati?


Il biofeedback è un metodo d’intervento sicuro, non-farmacologico, non-invasivo, indolore e privo di effetti collaterali, ad eccezione della possibile irritazione cutanea negli individui allergici al cerotto adesivo di alcuni sensori.

Nei protocolli che prevedono anche un training respiratorio gli individui predisposti possono sperimentare una sensazione di "testa leggera" conseguente all'attività respiratoria. Tali fenomeni sono transitori e reversibili e possono essere ridotti o evitati con le opportune precauzioni.


E' una cura a lungo termine?


Studi di follow-up a lungo termine (sino a 15 anni) hanno dimostrato che, per la maggior parte dei pazienti trattati con il Biofeedback che continuano ad applicare le abilità apprese, gli effetti del trattamento rimangono invariati nel corso del tempo, senza la necessità di ricorrere ad ulteriori trattamenti.


Qual'è la percentuale di successo del Biofeedback?


Il protocollo di Biofeedback da noi utilizzato produce risultati clinicamente significativi nell'80% dei pazienti con Cefalea di Tipo Tensivo trattati (Sherman 2012), contro il 22%-33% dell’amitriptilina (Laroxyl). Per un confronto dell'efficacia scientificamente dimostrata dei trattamenti farmacologici e non farmacologici oggi disponibili per la cefalea tensiva clicca qui.

L’efficacia del Biofeedback dipende dal locus in cui vengono posizionati i sensori e dall'abilità del biofeedback therapist ad individuarli.

Ad esempio, da uno studio comparativo tra l’EMG-Biofeedback effettuato sui muscoli della fronte e l’EMG Biofeedback effettuato sui muscoli del trapezio, è emerso che ben il 100% dei pazienti trattati con quest’ultimo protocollo hanno raggiunto una riduzione clinicamente significativa mentre i pazienti trattati con il primo protocollo hanno raggiunto risultati clinicamente significativi “solo” nel 50% dei casi (Arena et al., 1995), risultato quest’ultimo comunque soddisfacente rispetto ai trattamenti farmacologici più in uso.


Come funziona il Biofeedback per il Mal di Testa?


 Il più efficace protocollo di Biofeedback per il trattamento della cefalea tensiva è il sEMG Biofeedback.

In questo tipo di trattamento il Biofeedback trainer, attraverso l’elettromiografia di superficie (sEMG), misura in tempo reale la tensione dei muscoli coinvolti nel processo d’innesco dell’episodio cefalgico (in genere i muscoli delle spalleschienafronte e/o mandibola), visualizzandola su uno schermo sotto forma di grafici o immagini usate come feedback per l’apprendimento del controllo della tensione muscolare all’origine dei sintomi. Gli effetti del biofeedback possono essere potenziati/velocizzati tramite l'abbinamento di altri interventi non farmacologici: un protocollo dimostratosi efficace prevede 8-10 sedute durante le quali si svolgono le seguenti attività:

1 – Biofeedback: Profilo Psicofisiologico (o Stress Profile)

2 – Biofeedback: Calibrazione Senso-Motoria

3 – Biofeedback: Tecnica dello shaping

4 – Rilassamento Progressivo da fare a casa e nel posto di lavoro (con CD/mp3)

5 - Colloqui Psicoeducativi e stress management

6 - Igiene del sonno

L'applicazione di questo protocollo, che di solito comporta un numero molto limitato di sedute, produce effetti clinicamente significativi nell' 80% dei pazienti trattati (Sherman, 2012).

E’ stato ben dimostrato che l’aggiunta delle tecniche di rilassamento al Biofeedback determina risultati superiori a quelli del Biofeedback da solo (Nestoriuc et al. 2008). In sintesi il Biofeedback è più efficace del rilassamento ed è efficace anche nei pazienti in cui il semplice rilassamento risulti inefficace; tuttavia il rilassamento potenzia l’efficacia del Biofeedback, motivo per cui il nostro protocollo include anche un training di Rilassamento Progressivo suddiviso in 8 fasi concomitanti alle sessioni di Biofeedback.

A fine trattamento il paziente saprà riconoscere e correggere autonomamente l’eccessiva tensione muscolare alla base della cefalea, riducendo o eliminando l’intensità, durata e frequenza degli episodi cefalgici e l’uso/abuso dei farmaci.


A chi rivolgersi in Italia? 


 La complessità di questo metodo richiede molta esperienza, competenze e conoscenze nel campo specifico del biofeedback, della psicologia, della psicofisiologia e della neurofisiologia. Non solo infatti è necessario conoscere a fondo i meccanismi psicofisiologici e neurofisiologici alla base della cefalea tensiva e quelli che vengono sfruttati tramite il biofeedback, ma è indispensabile saper trasmettere queste conoscenze, seppur in forma rudimentale, al paziente, al fine di renderlo consapevole di quel che fa e perchè, ciò che costituisce un passo fondamentale ai fini di una aderenza ottimale al trattamento nel breve, medio e lungo termine.

E' pertanto indispensabile che il trattamento di biofeedback (e i trattamenti accessori) sia svolto da équipe di psicofisiologi con un'ampia esperienza clinica nei campi su citati.

 


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